lunedì 15 luglio 2013

Esternazioni Private - Tomo VIII

Qualcosa in ambito videoludico, in un senso artistico emotivamente sentito... È sempre un'idea fissa, perdurante, come un tarlo roditore in me.
L'essenza nostalgica, rarefatta e fondente contenuta in certi momenti di "Dopolavoro", ma concentrata in ambito puramente letterario...
Questo è ciò che un giorno dovrò affrontare. Mi aspetta insistente, chiedendo d'essere risolto in me.
Lo so.
Presagi.
È come una nobilitazione/edificazione del videogioco grazie al modo in cui sino ad oggi un letterato non ne ha ancora mai scritto, sentito, vissuto, contagiato.
Un libro generazionale fatto di una prosa poetica irriducibile, disarmante e inconfutabile riguardo il videoludo, che evolve per sempre la percezione popolare e non di come l'esperienza videoludica è sempre stata generalmente considerata.
Spingere i registri letterari nel descrivere gli ambiti spirituali che il videogioco può toccare. Sconcertare la consapevolezza di ciò che accade all'anima per il processo di smaterializzazione videoludicamente inteso.
Non so come tutto questo potrà essere, un giorno, domani.
Ma è in me.
Oltre queste "certezze" - consce o inconsce che sono - attualmente non so andare.

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