lunedì 15 luglio 2013

Esternazioni Private - Tomo IX

[sui vecchi videogames erotici della Nintendo - vedi  http://www.youtube.com/watch?v=7B-Zi1BQl0w]

Nel fervore emotivo frollante che dona un'immagine statica e immortale, il gameplay non ce lo si porta in Paradiso.
E' irrilevante.

Esternazioni Private - Tomo VIII

Qualcosa in ambito videoludico, in un senso artistico emotivamente sentito... È sempre un'idea fissa, perdurante, come un tarlo roditore in me.
L'essenza nostalgica, rarefatta e fondente contenuta in certi momenti di "Dopolavoro", ma concentrata in ambito puramente letterario...
Questo è ciò che un giorno dovrò affrontare. Mi aspetta insistente, chiedendo d'essere risolto in me.
Lo so.
Presagi.
È come una nobilitazione/edificazione del videogioco grazie al modo in cui sino ad oggi un letterato non ne ha ancora mai scritto, sentito, vissuto, contagiato.
Un libro generazionale fatto di una prosa poetica irriducibile, disarmante e inconfutabile riguardo il videoludo, che evolve per sempre la percezione popolare e non di come l'esperienza videoludica è sempre stata generalmente considerata.
Spingere i registri letterari nel descrivere gli ambiti spirituali che il videogioco può toccare. Sconcertare la consapevolezza di ciò che accade all'anima per il processo di smaterializzazione videoludicamente inteso.
Non so come tutto questo potrà essere, un giorno, domani.
Ma è in me.
Oltre queste "certezze" - consce o inconsce che sono - attualmente non so andare.

Esternazioni Private - Tomo VII

Sono all'inizio di Automatik3. L'ho trovato deliziosamente asettico e scorrevole. Sembra di tornare indietro nel tempo, ove una certa remissività, ingenuità, fiducia e serenità verso la società ancora predominavano sul cattivo gusto tipicamente dei giorni nostri, quello in cui narcisismo, ritmi veloci, click inconsulti e immondizia condivisa sulle reti sociali sembrano aver offuscato una certe genuinità d'essere e vivere i fatti del mondo.
Una scrittura nitida, calma e compassata, che nulla comunque toglie al processo magico di raccontarsi.
Spero andando avanti continui la commistione videgiochi-condizione professionale, sì da creare...
... un documento, uno spaccato diaristico e di cronaca del tempo e della condizione umana.

Esternazioni Private - Tomo VI

Forse sorvoli con preziosa ignoranza le delizie dialogiche annidate in una sessione coop, ove un gamer amico si trasforma in entità ludo-contestualizzata, recitando la sua parte e sinergizzando gli intenti con il compagno.
Sparisce la deriva misantropa del single-player, s'aprono spazi impensabili di complicità e partecipazione, nonché di temperato, videoludico relax.
In coop si svelano le passioni del videogioco giocato.

Esternazioni Private - Tomo V

I coin op erano motivi d'incontri e discussioni sociali, di gran lunga preferibili alla triste, ripiegata clandestinità a cui le nicchie relegano gli "slot mangiasoldi" giocatori. Soprattutto, del lato creativo, vista la pochezza creativa che contraddistingue il nostro tempo, le slot ne uccidono il senso.
E' forse questo, quanto di più vomitevole ci sia.

Esternazioni Private - Tomo IV

Respirando il tuo credere, ho avvertito una piccola fessura pulsatile nel mio inconscio vibrare.
Qualcosa di potente, disciolto, languido.
Qualcosa credo come un futuro ambito di me che sgorga nel videoludo... forse un libro scritto in prosa spettrale, à la William Burroughs... forse audio-racconti di suggestioni videoludiche...
Tutto questo mi giunge e lo avverto tramite suggestioni.
Non so cosa, come o quando, ma sicuramente qualcosa c'è.

Esternazioni Private - Tomo III

Dio quanto mi rivedo in questo trapasso, oltre e dentro lo schermo, a donare legittimità a questa realtà altra che in fondo, tanto altra poi non è. Dalla mia cmq ho alcune potenti sensazioni riguardo al futuro, il mio, in cui la virtualità pare sovrapposta alla rinnovata capacità quotidiana e personale di riviverla fuori lo schermo, in una salvifica, fideistica complicità con la ludicità di un pensiero creativo ogni giorno rinnovantesi. Sembra nebuloso, nell'inconscio. Nell'inconscio, sembra tutto chiaro. Spero un giorno di arrivarci...

Esternazioni Private - Tomo II

Come se qualcuno preciso leggesse quest'anima raminga, che spesso volge all'incubo dell'inconscio l'eterico suo sguardo.
...Per ridiscendere poi dopo l'umbratile volo, nel fisico corpo che langue trasognato.
Di cosa potrei nutrire non ho alcunissima idea.
Ma l'emozione del volo, di certo, m'è prerogativa innata.

Esternazioni Private - Tomo I

Per osservarmi al meglio mi trascendo.
Solo che a volte dimentico d'essere ancora nel bozzolo, mentre produco prose spettrali.
Però attendo, con calma.

Sulle SlotMachines Mangiasoldi

Aldo Busi afferma che la la sessualità, intesa come riequlibrio del nostro benessere psicofisico, è strettamente correlata al benessere finanziario. In una società in crisi come la nostra, senza redditi minimi garantiti, ammortizzatori sociali e soprattutto senza uno stato assistenziale di fatto, la deriva ludica perversa legata ai meccanismi emotivi rischio/ricompensa tipico delle "slot mangiasoldi", sono la cosa più infida, bastarda che ci sia. Dovrebbero proibire, bandire, esiliare questo meccanismo di lucro che azzanna alla gola l'uomo in crisi, patologicamente intrappolato come spesso - quasi sempre - risulta.
Da come puoi quindi intuire, non riesco a veder convivere il binomio coin-op/slot mangiasoldi, poiché il meccanismo psicologico che sottende e legittima le funzioni di queste ultime, è diverso dai nostri amati videogiochi.
Le "slot mangiasoldi" sono cose bastarde, infingarde, create per indurre nell'ipofisi una dipendenza proteica, senza divertimento né gioia.
I videogiochi, le competenze che richiedono, l'esempio di creatività che promuovono, no.